Mangia, prega, ama: un’americana a Roma

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Mangia, prega, ama: un’americana a Roma

Una donna in crisi, un viaggio alla ricerca di sé. Un libro di successo, anzi due, e anche un film (per non parlare del DVD e del Blu-ray distribuiti ad opera di Sony Pictures). E, su tutto, l’Italia: in primis Roma, ma anche Napoli – e la sua cucina, una vera ricchezza alla portata di tutti…

Mangia che ti passa. È quello che accade a una signora americana sui 40 anni, bella, ricca e in carriera, ma soprattutto infelice. Tanto infelice da trovare il coraggio di mollare tutto e mettersi a girare per il mondo alla ricerca della felicità.
Un viaggio in tre tappe, tutte che iniziano con la medesima lettera, ‘i’: Italia, India, Indonesia, e se le ultime due mete sono dedicate all’anima e alla spiritualità, non c’è dubbio sul ruolo destinato all’Italia: l’esaltazione del piacere attraverso uno dei suoi culti più preziosi, quello della (buona) tavola.
Stiamo parlando di una storia – vera, verissima – che è diventata dapprima un libro di successo internazionale e poi un film per la regia di Ryan Murphy: Mangia, prega, ama, che recentemente ha debuttato in DVD e Blu-ray ad opera di Sony Pictures Home Entertaiment.
L’autrice si chiama Elizabeth Gilbert e nel suo tour italiano, anzi romano – con una breve puntata a Napoli – ha avuto un cicerone d’eccezione, per il quale il famoso detto latino nomen omen sembra calzare a pennello: il commercialista Luca Spaghetti (vedi intervista esclusiva pubblicata qui sotto), che le ha illustrato tutte le bellezze della sua città natale, tra arte, sapori e tradizioni, raccogliendo poi in un libro tutta la cronaca di questo appassionante e fortunato incontro.
Mangia, prega, ama è diventato un film, con Julia Roberts nei panni della protagonista assoluta della pellicola. “Sono una buona forchetta e adoro i sapori mediterranei – ha dichiarato la diva – e durante le riprese sono ingrassata di cinque chili, ma posso dire di amare ogni grammo che ho messo su in Italia”.
Ed è un vero divertimento seguirla in questo suo tour filmico, in un insieme di rimandi cinefili e culinari che certamente non vorrete perdervi: dalla prima scena sulla sommità di Castel Sant’Angelo al gelato gustato in piazza Navona, dalla colazione a base di cappuccino e diplomatici (!) alla sensuale pasta pomodoro e basilico divorata con evidente voluttà, sporcandosi, dalla pizza consumata nel suo regno napoletano – l’Antica Pizzeria Da Michele (“Ho una storia d’amore con la pizza” scrive la Gilbert in Eat Pray Love) – al fantastico pranzo ordinato da Julia (in un discreto italiano, nella versione originale) a piazza del Fico, con tanto di Carbonara, of course. Carbonara che – sia detto per inciso –  la stessa Liz dichiara nel libro essere “il suo piatto italiano preferito”, e non stentiamo a crederlo!

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