L’Italia è diventata, a giugno 2011, il primo produttore di vino al mondo. La buona novella viene – tramite Coldiretti – dalla Commissione dell’Unione europea, i cui dati sulla produzione 2010/2011 rilevano per l’Italia un valore complessivo di 49,6 milioni di ettolitri, a fronte dei 46,2 milioni di ettolitri della Francia e su un totale comunitario di 157,2 milioni.
E questo non è l’unico dato positivo, visto che le esportazioni sono aumentate del 15% nel primo bimestre 2011, con risultati davvero straordinari segnatamente verso gli Stati Uniti (crescita record del 31%), che rappresentano oggi il Paese dove si consuma la maggior quantità di vino al mondo, e in Cina (+146%).
"Il primato è frutto di una sostanziale stabilità della produzione in Italia e di un calo in Francia" sottolinea Coldiretti, che ricorda anche come l’Italia possa contare su un numero di riconoscimenti superiore a quello francese, con 504 vini tra denominazione di origine controllata (330), controllata e garantita (56) e indicazione geografica tipica (118).
E non si tratta solo di un dato meramente quantitativo, ma anche e soprattutto di valore assoluto, visto che il 60% della produzione nazionale è rappresentato da vini di qualità, di cui 14,9 milioni di hl tra DOC e DOCG e 15,4 milioni di IGT
