A Rieti c’è un posto che è diventato riferimento per la città, un luogo ospitale e polivalente che si anima intorno al cibo, al turismo e alla cultura: benvenuti a Le Tre Porte
Ci avevano raccontato la “specialità” di questo posto, ma ancora non avevamo avuto l’occasione di visitarlo. Poi il caso ci ha portato a Rieti e sempre il caso ha voluto che ci ritrovassimo a parlare con Laura Ciacci. Lo sguardo sincero e il sorriso generoso ci hanno conquistato subito, e sono bastate poche parole per capire che eravamo davanti ad una delle artefici di quel posto speciale, Le Tre Porte. E così, dal convegno a cui partecipavamo insieme, in pochi minuti ci siamo ritrovati di fronte al palazzetto che ospita il locale, nel centro di Rieti. Sedersi e condividere cibo, vino e racconti, è stato il passo successivo, praticamente inevitabile.

“Campagna Sabina – come recita il dépliant disponibile all’entrata – è il nome della cooperativa sociale e di comunità a prevalenza femminile che ha aperto ‘Le Tre Porte cibo turismo cultura’, il primo centro enogastronomico turistico e culturale della provincia di Rieti in rete con più di 80 piccoli produttori di eccellenza del territorio, una rete che adesso è diventata la Filiera Agricola Sabina e Valli Reatine”.

Il locale si sviluppa su due piani uniti da una grande scala elicoidale: sotto, una ricca e colorata libreria/biblioteca e due sale che si prestano per l’organizzazione di eventi e laboratori, sopra l’osteria “Reati di gola”. Ci sono piccoli e grandi tavoli e poi espositori ed angoli attrezzati che raccontano i prodotti di una filiera cortissima, ispirata alla filosofia di Slow Food fondata sul buono, pulito e giusto.

Sacha Spinelli, chef de Le Tre Porte, si affaccia dalla cucina a vista
Le Tre Porte, come ci ha raccontato Laura, costituisce un centro di aggregazione che si basa su cibo, turismo e cultura: uno spazio comune condiviso, che unisce persone e cose e alimenta la crescita culturale e artistica. Un posto polivalente, disponibile gratuitamente per incontrarsi, parlare, per costruire insieme, insomma. Un punto di riferimento per il confronto a tutto tondo, un approdo sicuro, per la città e i dintorni, e un esempio di economia sociale che vale la pena di conoscere.

La carbonara dello chef de Le Tre Porte, Sacha Spinelli, preparata con prodotti a km 0.
La cucina, nelle mani del giovane Sacha Spinelli, “vale il viaggio”, per citare un’espressione classica della guida Michelin; di certo, è valso il nostro. Nonostante il tempo un po’ tiranno, siamo comunque riusciti a gustare un’ottima carbonara accompagnata da un buon bicchiere Campo dei Severi della Cantina Le Macchie, un rosso Lazio IGP, ça va sans dire, e non abbiamo resistito ad una spuma di baccalà su polentina (nella foto in apertura). Il menu offre piatti della tradizione locale, naturalmente legati ai prodotti di stagione; giusto per citare qualche primo, abbiamo trovato in lista Pizzicotti (gnocchetti di pasta lievita) conditi alla reatina (sugo semplice di pomodoro aglio, olio e peperoncino) o al pesto di cavolo nero e mandorle tostate, e ancora Gnocchi alla romana, Tonnarelli con crema di zucca, guanciale e amaretto sbriciolato, Pappardelle (fresche) cacio e pepe e naturalmente Amatriciana e Gricia, oltre alla citata Carbonara.
Consigliamo di dare un’occhiata al sito ma anche alla pagina facebook per restare aggiornati sugli eventi e le proposte.

Laura Ciacci, presidente della Cooperativa sociale e di comunità Campagna Sabina dalla quale nasce nel 2017, dopo il sisma, Le Tre Porte cibo-turismo-cultura: il primo centro enogastronomico turistico e culturale della città di Rieti, in rete con tanti piccoli produttori, diventati poi Filiera Agricola Sabina e Valli Reatine.
Le Tre Porte, Via della Verdura 21/25, 02100 Rieti – +39 353 4083619 – 0746 272416 letreporte@campagnasabina.it